San Vicinio |
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San Vicinio, Vescovo e Protettore dei sarsinati, visse fra il III e IV secolo. Molto probabilmente egli proveniva dalla Liguria e giunse a Sarsina poco prima delle grandi persecuzioni di Diocleziano e Massimino (303-313). Egli morì verso l'anno 330, sembra il 28 agosto; a tutt'oggi, nello stesso giorno, si celebra la sua festa.
San Vicinio fu il primo vescovo della Chiesa di Sarsina. La tradizione tramanda che egli fu eletto vescovo direttamente da Dio, come risulta dalla scena del quadro che si trova nella Cappella a lui dedicata, all'interno della Concattedrale di Sarsina. Poesia e leggenda infiorano la biografia del primo vescovo, alla cui elezione avrebbero concorso addirittura due angeli bianchi - con l'infula episcopale in mano - nel cielo di Musella. Anche dopo l'elezione a vescovo, San Vicinio continuò a tornare sul monte in piena solitudine, allo scopo di continuare ad educare lo spirito pregando e facendo penitenza. Resse la diocesi sarsinate per 27 anni e 3 mesi. In vita ebbe fama di taumaturgo; l'opera miracolosa continuò anche dopo la sua morte, richiamando da ogni parte pellegrini infermi e "posseduti". Pur essendo passati quasi 17 secoli, i devoti continuano ancora oggi a celebrare il Santo. Durante le solennità di San Vicinio, l'oggetto più venerato è la "Catena"; si tratta di un collare di ferro, che sembra sia appartenuta al Santo: nei momenti di preghiera e meditazione, si appesantiva il collo con una grande pietra, appendendovela col collare e una catena.
Ovviamente le origini della Catena non sono certe; tuttavia una ricerca scientifica eseguita presso l'Università di Bologna colloca il collare in un'epoca contemporanea o addirittura antecedente al periodo storico in cui visse San Vicinio. A tutt'oggi la "Catena" viene usata soprattutto per benedire; i credenti pensano che il suo effetto taumaturgico si esplichi maggiormente su chi è in preda a possessioni diaboliche e sugli infermi. Si suol dire che "La Catena è la mano del Santo che con la sua potente intercessione presso Dio dona la grazia a tutti coloro che giungono fino al suo altare in devoto pellegrinaggio". Ogni anno la manifestazione si svolge nella piazza centrale della città, intitolata a Plauto. Vi hanno luogo diversi spettacoli, con contorno di stand gastronomici, esposizioni, esibizioni, divertimenti e giochi vari. La sagra viene chiusa da un grande spettacolo pirotecnico.
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